Qualsiasi cittadino sud coreano può “tradare” attraverso i cripto mercati, la recente indecisione e la minaccia costante di chiusura delle società di scambio ha creato un paio di cali di prezzi.
L’agenzia Yonhap ha riferito questa settimana che il Governo della Corea del Sud intende richiedere agli utenti la condivisione dei dati di transazione tra criptomonete.
Questo è un potenziale passaggio verso l’imposizione di imposte sulle transazioni o profitti, la Commissione sui servizi finanziari ha risposto alla notizia affermando che:
L’unità di intelligence finanziaria Coreana ha annunciato che le società finanziarie sono nel processo di elaborazione di una linea guida per evitare il riciclaggio di denaro effettuato sulle criptovalute, sebbene le misure specifiche devono ancora essere confermate. Le autorità finanziarie non hanno ancora iniziato a monitorare i dati di transazione degli utenti di criptomonete.
Secondo i funzionari delle banche, questi sono tenuti a introdurre il sistema che richiederà di condividere i dati di scambio delle criptovalute agli utenti entro l’inizio del prossimo mese.
Seoul è alle prese con la cripto mania da diversi mesi a causa del panico innescato in seguito alle minacce di una chiusura degli exchange.
Oltre 220.000 utenti hanno firmato una petizione contro il regolamento di divieto.
Il mese scorso il Governo ha vietato l’apertura di nuovi conti anonimi per criptomonete agli investitori e richiesto agli operatori economici di utilizzare i loro veri nomi per gli account.
Questo gesto ha scatenato un sacco di confusione al di fuori della Corea del Sud, tanto che il Presidente della South Korean Fair Trade Commission, Kim Sang-jo, di recente ha detto che era impossibile vietare gli scambi di Cripto.
In una relazione il Governo della Corea del Sud questa settimana ha detto che raccoglierà fino al 24,2% di imposte ai corporate e enti locali sul reddito relativo agli scambi di criptomonete di quest’anno.
Attualmente tutte le aziende con ricavi di oltre 20 miliardi di Won (18,7 milioni di dollari) sono tenute, per legge, a pagare il 22% delle imposte sul reddito.
Consulente Finanziario Autonoma, Trader professionista e analista finanziaria, un vero e proprio squalo del web costantemente a caccia di news da portali in tutto il globo, padroneggia 5 lingue, una risorsa fondamentale per la redazione. Appassionata di criptovalute, NFT, arte e soprattutto ama viaggiare e scoprire le diverse culture del mondo.